Verde d’invidia
Vederselo spuntare davanti non dev’essere il massimo. Anche perché verde com’è, questo serpente del genere Ahaetulla - che può raggiungere i 2 metri di lunghezza - si mimetizza perfettamente con il fogliame delle foreste del Sud-Est asiatico, dove vive. E scambiarlo per una pianta è piuttosto facile! Ma spavento a parte, non c'è da temere. Il suo veleno non è pericoloso per l’uomo, basta a malapena per paralizzare le prede di cui va ghiotto (come rane, lucertole e piccoli uccelli). In quanto a tossine, la natura è stata di certo molto più generosa con un altro serpente, il Taipan dell’interno (Oxyuranus microlepidotus) che vive in Australia. Un solo morso può essere letale: una dose del suo veleno è infatti sufficiente per uccidere un centinaio di uomini.
Lia, dal web
Vederselo spuntare davanti non dev’essere il massimo. Anche perché verde com’è, questo serpente del genere Ahaetulla - che può raggiungere i 2 metri di lunghezza - si mimetizza perfettamente con il fogliame delle foreste del Sud-Est asiatico, dove vive. E scambiarlo per una pianta è piuttosto facile! Ma spavento a parte, non c'è da temere. Il suo veleno non è pericoloso per l’uomo, basta a malapena per paralizzare le prede di cui va ghiotto (come rane, lucertole e piccoli uccelli). In quanto a tossine, la natura è stata di certo molto più generosa con un altro serpente, il Taipan dell’interno (Oxyuranus microlepidotus) che vive in Australia. Un solo morso può essere letale: una dose del suo veleno è infatti sufficiente per uccidere un centinaio di uomini.
Lia, dal web
I serpenti più velenosi
RispondiEliminaIl titolo di killer più pericolosi
potrebbe essere dato collettivamente
al cobra, al bungaro e alla vipera di Russell:
solo in India pare facciano 10 mila vittime
l’anno.
Una vera classifica, però, è impossibile. Esistono quasi 400 specie di serpenti velenosi
e i veleni sono spesso miscele di sostanze
tossiche di cui è noto solo in parte
il meccanismo d’azione.
Alcune tossine di elapidi, come il serpente
tigre australiano o il bungaro asiatico,
di viperidi e di idrofidi (serpenti di mare),
bloccano il passaggio dell’impulso nervoso
dal nervo al muscolo.
In questo modo si ha progressivamente paralisi
e arresto dei muscoli respiratori e del cuore.
Ma il rischio effettivo dipende
dalle dimensioni della vittima, dal punto
del morso e dalla distanza dal centro
antiveleni: in tutto il Brasile,
per esempio, ce n’è solo uno a Rio de Janeiro.
Alcuni crotalidi e viperidi hanno tossine
che danneggiano le cellule dei tessuti e
in questo caso l’amputazione della parte
colpita evita la cancrena, che causa infezioni
mortali. Nella lista, però, possiamo mettere
anche l’echide (viperide, Nord Africa, Asia Minore), il mamba (elapide, Africa),
il boonslang (colubride, Sud Africa),
i crotali del bambù (viperidi,
Centro e Sud America), i crotali terricoli
(viperidi, Centro e Nord Africa),
i serpenti corallo (elapidi,
Centro e Sud America).
Lia
dal web
Bel lavoro! Lia
RispondiEliminaBUONA DOMENICA!
Lia, non dimenticare : quando scrivi un testo in prose, in un messaggio o un commento, fallo senza interrompere, senza "Return" o "Enter" (salvo quando vuoi dividere il testo in capoversi). Un abbraccio...
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