
Sono tornato fra le rogge di casa mia, disse il Ramingo, ho attraversato, fiumi e sentito canti di sirene lontane,ma ora sono di nuovo qui mentre con la mano sfiorava accoccolato sulle ginocchia, l'esile stelo di un primo fiore di Primavera.
Lontani i monti erano ancora innevati, ma nella valle l'erba tenera di Primavera faceva fuoriuscire pian piano qualche timido fiore, le nuvole alte erano bianche e spesse come un sorriso di donna perduta, il vento era lieve, timida brezza, carezzava piano la sua pelle indurita dal tempo, così simile al fiume che laggiù a valle scorreva veloce per placarsi poi nelle pianure, ultimo viaggio prima di finire abbracciato al grande mare.
I ricordi sfioravano, come pagliuzze scagliate dal fortunale la sua mente, erano frammenti di vita vissuta, simili a pezzi di stelle cadenti che dardeggiano il cielo di una notte d'Agosto.
Così era la sua vita ormai, l'ultimo suo obbiettivo, ritrovare piano un senso alle cose che lo circondavano, senza illusioni, mentre una lacrima piano usciva dal suo volto scolpì un'ultima nuvola, cantò una canzone al tempo perduto e solitario si strinse nel suo mantello afferrando con la mano il suo cavallo e ritornò verso quella casa di campagna che lo aveva visto felice.
Lontani i monti erano ancora innevati, ma nella valle l'erba tenera di Primavera faceva fuoriuscire pian piano qualche timido fiore, le nuvole alte erano bianche e spesse come un sorriso di donna perduta, il vento era lieve, timida brezza, carezzava piano la sua pelle indurita dal tempo, così simile al fiume che laggiù a valle scorreva veloce per placarsi poi nelle pianure, ultimo viaggio prima di finire abbracciato al grande mare.
I ricordi sfioravano, come pagliuzze scagliate dal fortunale la sua mente, erano frammenti di vita vissuta, simili a pezzi di stelle cadenti che dardeggiano il cielo di una notte d'Agosto.
Così era la sua vita ormai, l'ultimo suo obbiettivo, ritrovare piano un senso alle cose che lo circondavano, senza illusioni, mentre una lacrima piano usciva dal suo volto scolpì un'ultima nuvola, cantò una canzone al tempo perduto e solitario si strinse nel suo mantello afferrando con la mano il suo cavallo e ritornò verso quella casa di campagna che lo aveva visto felice.
Che bella quella casa di campagna
RispondiEliminache può vedere la felicità
negli occhi delle persone!
Ti auguro tanta Felicità... mio caro
sempre ed ovunque tu vada..
Un abbraccio
Vasso