Un giorno di pesca
E poi la notte lascia campo al mattino, soffice si alza sui colli e il Sole incendia il Mediterraneo, sei sulla barca stai andando a pesca, solchi il mare e l'aria tersa del giorno che nasce.
I gabbiani cominciano la loro danza, si tuffano sul mare e poi riemergono più in là e riprendono ancora il volo, mentre si alzano nella loro ascesa verso l'immenso azzurro sembrano sgraziati quasi scoordinati ma poi una volta in aria sono magnifici, così diversi da quelli che vedi all'interno, non spazzini ma figli della libertà.
Tranquilla è l'anima tua i pesci di superficie disegnano strani ghirigori sull'acqua, mentre la scia della tua barca la fende, e il rombo dle motore sembra quasi alieno seppur sommesso.
Ecco sei arrivato alla postazione di pesca, lontana la terra sembra quasi Avalon l'isola delle nebbie, spegni il motore controlli con l'ecoscandaglio la profondità e ti ancori, comincia la giornata le canne che hai lucidato la sera prima risplendono al sole e il primo pesce che tiri con forza dal mare è un omaggio di Nettuno , ora è solo illieve sciabordio del mare sullo scafo l'unico rumore che spezza la tranquilità.
Sono così questi giorni di mare fra pensieri volanti come gabbiani serenità vera, di quella che senti dentro l'anima tua, senza parole forse solo da vivere, in fondo sei ancorato sopra un'isola che ha visto la luce solo per sei mesi al largo di Sciacca.
se vai sotto costa, metto la maschera, e inizio a controllare scogli e sassi sul fondo a caccia di tane di polpi.........il mare mi da quella serenità che la vita sulla terra ferma spesso mi nega....
RispondiEliminaImmerso nel blu sono tutt'uno con la vita, e mi dissolvo in essa ........
Caccio con le mani, senza fucile ad armi pari....ed ogni cattura è un'ebbrezza esaltante...
Cumpà........portami in barca...
Certo cumpà quando vuoi e sai che non è un invito tanto per dire :-), ti aspetto
RispondiElimina