Tarkovskij e la Bellezza


Nessuno sa che cos'è la Bellezza.
L'idea che la gente si fa della bellezza, il concetto stesso di bellezza, mutano nel corso della storia assieme alle pretese filosofiche e al semplice sviluppo dell'uomo.. nel corso della sua vita personale. E questo mi spinge a pensare che, effettivamente,
la Bellezza e il simbolo di qualcos'altro.
Ma di cosa esattamente?

La  B e l l e z z a  è  simbolo della  V e r i t à

Non dico nel senso della contraddizione "verità/menzogna", ma nel senso di cammino di verità, che l'uomo sceglie. La Bellezza ha nelle diverse epoche testimoniato del livello di consapevolezza, che gli uomini di una determinata epoca hanno della verità.

Ci fu un tempo in cui questa verità aveva l'aspetto della Venere di Milo.
Ne consegue che l'intera collezione di ritratti femminili, diciamo, di un Picasso non ha, a rigor di termini, la minima relazione con la verità. Ma qui non parliamo della capacita di attrazione ne di qualcosa di carino - parliamo della Bellezza armonica, della bellezza nascosta, della bellezza in quanto tale. Picasso, invece di celebrare la bellezza, si e comportato come il suo distruttore, il suo detrattore, il suo sterminatore.

La Verità, manifestata dalla Bellezza, è enigmatica; essa non puo essere ne decifrata.. ne spiegata con le parole, ma quando un essere umano, una persona si trova accanto a questa Bellezza, si imbatte in questa Bellezza, sta di fronte a questa Bellezza, essa fa sentire la sua presenza, almeno con quei brividi che corrono lungo la schiena.

La B e l l e z z a è come un m i r a c o l o, del quale l'uomo diventa involontariamente testimone. Tutto qua.

Arsenij Aleksandrovic Tarkovskij

1 commento:

  1. Arsenij Aleksandrovic Tarkovskij
    nasce nel 1907 a Elizavetgrad, oggi Kirovograd, in Ucraina. È all'ambiente familiare che Arsenij deve l'amore per la letteratura e le lingue - il padre è poliglotta e autore di racconti e saggi - come anche la conoscenza del pensiero di Grigorij Skovoroda.

    Nella seconda metà degli anni Venti frequenta i Corsi Superiori Statali di Letteratura e scrive corsi su Il fischio, rivista dei ferrovieri, a cui collaborano anche Bulgakov, Olesa, Kataev, Il'f e Petrov.

    Tra il '29 e il '30 inizia a scrivere poesie e drammi in versi per la radio sovietica, ma nel '32, accusato di misticismo, è costretto ad interrompere la sua collocazione. Nello stesso anno nasce il figlio Andrej.

    Inizia a tradurre poesia dall ebraico, arabo, georgiano, armeno. Nel dicembre '43, dopo essere stato insignito dell'Ordine della Stella Rossa per il suo eroismo di guerra, è ferito gravemente e gli viene amputata una gamba.

    Nel '46 viene rifiutata l'edizione del suo primo libro in quanto i suoi versi vengono ritenuti 'nocivi e pericolosi'.

    Solo nel '62 esce il primo volume di poesie: Nece imminente ,
    cui seguiranno nel '66
    Alla terra ciò che è terreno ,
    nel '69 Il messaggero ,
    nel '74 Poesie ,
    nel '78 Le montagne incantate ,
    nel 1980 Giornata d'inverno ,
    nel 1982 Opere scelte. Poesia. Poemi. Traduzioni. (1929-1979) ,
    nel 1983 Poesie di vari anni .

    Nel 1986 muore in Francia il figlio Andrej.
    Nel 1987 esce Dalla giovinezza alla vecchiaia , titolo deciso dalla casa editrice contro il volere dell'autore, e Essere se stesso .
    Muore a Mosca il 27 maggio 1989.

    dal web

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