POESIE di MARZO

Marzo
Io son Marzo che libero il sole,
gonfio le gemme sul ramo e sul rovo;
sciolgo la neve, fiorisco le viole,
sveglio gli uccelli nel tiepido covo.
La rondinella riporto sul tetto.
Io sono Marzo
un po' savio e un po' matto.
G. Reynaudo
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ΜΑΡΤΗΣ
Είμαι ο Μάρτης
που τον ήλιο ελευθερώνω
τα κλαδιά και τους βάτους
με μπουμπούκια στολίζω,
Λιώνω τα χιόνια, τις βιολέτες ανθίζω,
τα πουλιά ξυπνώ στις ζεστές φωλιές.
Στις στέγες ξαναφέρνω τα χελιδόνια.
Είμαι ο Μάρτης..
συνετός και παλαβιάρης.
G. Reynaudo
Trad. Lunapiena

10 commenti:

  1. Vento di Marzo
    di C. Dossi

    Che ventaccio!
    Anche tappati in casa lo si sente.
    Fischia su per la gola del camino,
    penetra attraverso le fessure degli usci,
    fa scricchiolare e cigolare i mobili.
    Porta la polvere da per tutto.
    Guai se si dimentica un uscio aperto.

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  2. Mese di Marzo
    di T. Stagni

    E' chiamato il mese pazzerello,
    ma che cosa deve fare,
    messo così a cavalcioni dell'inverno
    e della primavera?
    Or dà retta all'uno, or all'altra.
    Se è l'inverno che comanda,
    marzo manda giù pioggia
    e scatena il vento che sfoglia i fiori
    e strappa i ramoscelli pieni di gemme;
    ma se la primavera vince,
    ecco che le piante fioriscono,
    ecco l'aria tiepida che allieta
    gli uomini e gli animali.

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  3. Marzo in campagna
    di G. B. Angioletti

    Col suo alito leggero e tiepido,
    fa spuntare i germogli sui rami,
    fa nascere violette e narcisi,
    sveglia gli insetti,
    che abbagliati dalla luce d'oro,
    volano come ubriachi, cercando il sole...

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  4. Marzo bello

    Ecco ecco che è arrivato marzo bello!
    Le viole in mezzo al prato
    escono fuori con l'ombrello.
    Oh, bel marzo! Oh, marzicello!
    Ti salutano le viole,
    che si vestono modeste
    e stan sempre sole sole
    tra le fratte e le foreste.
    Forse un merlo poco saggio
    sogna già d'essere in maggio
    e si gela una zampina fra la brina.
    Ma la cincia nel suo nido
    ride e dice: «Non mi fido!
    Presto è ancor!
    La messaggiera bianca e nera
    non è già sotto la gronda,
    e chi ha freddo si nasconda:
    non è ancora primavera ».
    Chiotto chiotto
    le risponde un passerotto:
    «Tu sei saggia e veritiera!
    Marzo è bello,
    ma coi guanti e con l'ombrello,
    col soprabito e il cappello,
    poiché porta il vento e il fiore,
    e la pioggia e il raffreddore»

    di A. Beltramelli

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  5. Marzo

    Marzo: nu poco chiove
    E n'ato ppoco stracqua;
    Torna a chiòvere, schiove,
    Ride 'o sole cu ll'acqua.
    Mo nu cielo celeste,
    Mo n'aria cupa e nera;
    Mo d'o vierno 'e tempeste,
    Mo n'aria 'e primmavera.
    N'auciello freddigliuso
    Aspetta ch'esce 'o sole:
    Ncopp'o tturreno nfuso
    Suspireno 'e vviole...

    di S. Di Giacomo

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  6. Gioia di marzo

    Fresca gioia, l'erba nasce
    così lustra e cosi breve
    dove il sol ruppe la neve
    e l'agnello se ne pasce.
    Anche l'acqua ch'era ghiaccio
    s'incammina dentro il fosso
    con un po' di cielo in dosso,
    mormorando: -Se ti piaccio,
    vieni a bermi cosi pura
    pria che tocchi la pianura.
    L'alberello di cotogno
    apre gli occhi e guarda il mondo
    e nel rivo vispo e fondo
    getta l'ultimo suo sogno;
    poi, toccato dal Signore,
    sui rametti più lontani,
    come dentro esili mani,
    posa un candido suo fiore
    cosi allegro che la gente
    dentro l'anima lo sente.

    di Pezzani

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  7. Marzo

    Nei boschi, da sera a mattina,
    si schiudono fresche sorprese:
    leggero sui prati cammina
    Marzo, incantevole mese.
    È già non più sonnolento
    il rio, né risuona si dura
    la terra: nel tiepido vento
    già verzica la verzura.
    Ancora non c'è l'usignolo
    ricolmo di note e di trilli,
    ma lungo le prode e nel brolo
    già fremono e ciarlano i grilli.
    E, guarda, la siepe s'è desta
    coperta di fiori, odorosa:
    il pesco s'ammanta di festa
    schiudendo i suoi petali rosa.
    C'è pioggia, c'è vento, c'è sole:
    è marzo, ogni cosa ha un incanto;
    è marzo, che piange e non vuole,
    che mostra il sorriso tra il pianto.

    di A. De Musset

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  8. Che dice la pioggerellina di marzo?


    Che dice la pioggerellina
    di marzo, che picchia argentina
    sui tegoli vecchi
    del tetto, sui bruscoli secchi
    dell'orto, sul fico e sul moro
    ornati di gèmmule d'oro?
    Passata è l'uggiosa invernata,
    passata, passata!
    Di fuor dalla nuvola nera,
    di fuor dalla nuvola bigia
    che in cielo si pigia
    domani uscirà Primavera
    guernita di gemme e di gale,
    di lucido sole,
    di fresche viole,
    di primule rosse, di battiti d'aie,
    di nidi,
    di gridi
    di rondini, ed anche
    di stelle di mandorlo, bianche... -
    Ciò dice la pioggerellina
    di marzo che picchia argentina
    sui tegoli vecchi
    del tetto, sui bruscoli secchi
    dell'orto, sul fico e sul moro
    ornati di gèmmule d'oro.
    Ciò canta, ciò dice;
    e il cuor che l'ascolta è felice.

    di A. Silvio Novaro

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  9. La prima rondine venne iersera
    a dirmi:
    E' prossima la Primavera!
    Ridon le primule nel prato, gialle,
    e ho visto, credimi, già tre farfalle.
    Accarezzandola così le ho detto:
    Sì è tempo, rondine, vola sul tetto!
    Ma perchè agli uomini
    ritorni in viso come nei teneri
    prati il sorriso un'altra rondine
    deve tornare dal lungo esilio,
    di là dal mare.
    La Pace, o rondine, che voli a sera!
    Essa è per gli uomini la primavera.

    Gianni Rodari

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  10. Anonimo2.3.09

    Viva e vivamente la primavera !

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